Prendiamo
ad esempio la sensazione di paura ... bestia nera dei nostri giorni
-> fino a divenire DAP (Disturbi da Attacchi di Panico): Se
noi vedessimo un bambino che si trova sull'orlo di un precipizio
"non vorremmo che avesse paura"?
Mi
sembra evidente che ce lo augureremmo al fine che -avendo paura-
non corra il rischio di cadere nel precipizio. Da cui -se si riflettesse-
i sintomi anche sgradevoli (per esempio odore di gas) non sono
lì per darci fastidio, come bizzaria di creare un danno
... ma -dicevo- sono lì -> perché HANNO UNA FUNZIONE!
e tale funzione non va rimossa alla superficie, ma nelle cause!
Quindi
una impostazione -la mia- che, quando è usata, porta nel
settore della scienza che si interessa di EZIODINAMICA. Ossia
di quella modalità che ricostruisce "il legame delle
cause e degli effetti che ha creato il percorso di cui osserviamo
in genere solo lo stato finale, ma ha una sua DINAMICA, un modo
come si è evoluto".
Naturalmente
questi approcci sono ordinari nell'ingegneria (io ho studiato
ingegneria e mi sono laureato soprattuto con esami di automatica,
robotica, cibernetica, linguaggi artificiali, teoria del controllo,
teoria della misura, teoria della affidabilità, sintesi
di sistemi e/o tolleranti il guasto, che è stato il titolo
della mia tesi di laurea all'università la Sapienza di
Roma), sono ordinari nell'ingegneria -dicevo- ma come utilizzarli
per i casi naturali? ... ossia -in specie- nel caso umano?
Bene,
se volete _veramente_ capire e non trovare delle soluzioni "precotte",
ma forse poco efficaci, ed anche -spesso- avvilenti, vi conviene
continuare a leggere ...
Commento
al quadro:
Ho
operato un taglio nell'opera di Klimt raffigurata in questa pagina.
Infatti l'opera completa raffigura anche l'età
della vecchiaia.
Se
però si enuclea solo l'immagine attuale, se ne trae una
grande impressione di pace e di serenità.
In
fondo è una allusione al "sintomo"... racchiude
-il sintomo- la sua sfera su un ambito ristretto e dimentica uno
scenario più ampio.
|