Subject: terremoto Date: Thu, 09 Apr 2009 23:10:39 +0200 From: orsopoeta Organization: linuxfan.it News Server Newsgroups: it.discussioni.psicologia ieri sul giornale leggevo un articolo in cui si parlava di una ragazza - psicologa dell'emergenza - appena intervenuta a onna. se ne andava in giro con un foglietto che distribuiva alla gente in cui elencava i sintomi del disturbo da stress post traumatico. "se ne avvertite almeno uno, venete da noi. fatevi aiutare!". tra questi - i classici diarrea, disturbi del sonno, senso di impotenza, disagio per esserci ancora (...) - che mi ha colpito tantissimo c'era un "vergogna per la vulnerabilità". e ho pensato subito al carattere della gente d'abruzzo. forte, coriaceo, dignitoso. caratteri ancora piu' presenti in gente di quei paesini di campagna. ecco... spero con tutto il mio cuore che abbiano la forza di lasciarsi aiutare. lo spero con tutto il cuore. penso agli anziani agricoltori, bruciati dal sole. i loro campi, le loro bestie nella stalla, una moglie in casa, e figli da sfamare (anzi, gia' sfamati perchè *li* hanno resi grandi). e la *fatiga* (è un termine dialettale, credo si dica anche in abruzzo. non e' un termine traducibile per i non marchigiani/abruzzesi. indica la fatica di un dovere ancestrale, perenne a cui l'uomo non puo' sotrarsi...) di vivere a forza delle proprie spalle grandi, con il lavoro delle *proprie* mani... invulnerabilmente. ce ne sono ancora di queste persone in quei luoghi rurali. per loro piu' difficile di altro sarà adeguarsi a chi li vuole aiutare sinceramente. sarà prendere aiuto senza *poter* dare nulla in cambio. se non un grazie, o un sorriso. che spesso basta. ma *a loro* no.