Subject: interagire con i genitori dei diversamente abili Date: Sat, 9 Feb 2008 15:29:32 +0100 From: "red angel" Organization: TIN.IT (http://www.tin.it) Newsgroups: it.discussioni.psicologia Generalmente riesco a gestire bene questo tipo di rapporti, ho capito che basta essere disponibile coi genitori ed affettuosa coi figli e tutto va liscio. Il difficile inizia quando i genitori o un genitore dopo tanti anni non ha ancora elaborato il lutto per aver avuto un figlio malato, perchè questo genera un tipo di pretese, verso l'insegnante di sostegno e verso la società in generale, ossessive ed a volte irreali, basate sul mancato riconoscimento delle reali potenzialità dei figli. Premesso che sono molto vicina a queste persone, noto però che forse bisogna stabilire un confine oltre il quale il genitore deve capire di non dover andare, sempre parlando di aspettative sul figlio e pretese dall'insegnante. Ho ragione di pensare che un madre che, con un figlio cerebroleso che non è in grado di fare 5+7, sia convinta che possa fare le equazioni, le volumetrie di solidi, le traduzioni in lingua ecc, è ancora nella fase di negazione dell'elaborazione del lutto? E quindi, avrebbe bisogno di analisi? Io sto cercando di far capire con *moltissimo* tatto che questo non è possibile, che l'importante è che faccia tutto insieme agli altri, ma con pochi risultati ed è inutile dirlo, questo mi costa notevoli energie psichiche. Quale potrebbe essere il giusto atteggiamento, al fine di preservare la mia...incolumità psichica, senza ferire, ma anzi aiutando queste persone? Buon week end a tutti! :-)