Subject: Re: La paura di far qualcosa passa dopo averla fatta? Date: Sun, 03 May 2009 11:40:03 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.discussioni.psicologia nessuno wrote: > > Ciao a tutti, > volevo un vostro parere sul seguente argomento: quando una certa cosa > ci fa paura, si dice, dopo averla fatta la paura passa. Questo è per me > generalmente vero, affrontare le piccole e grandi paure di tutti i > giorni fa parte della vita, rende più sicuri di sè e probabilmente fa > sentire anche meglio. > Eppure personalmente continuo a sperimentare la stessa identica "paura" > o "ansia da prestazione" prima di fare certe cose, anche se si tratta > di abitudini radicate nella mia vita. Questo molto spesso riguarda le > interazioni sociali, ma può trattarsi anche di altro (non mi sto > riferendo all'attività sessuale :-) ). Finisco con il caricare di > ansie ed aspettative certe situazioni anche se finisco puntualmente con > l'affrontarle con metodi più che collaudati ed anche se dimostro, > sempre, di riuscire a gestirle. Nonostante questo ci sono volte in cui > sembra quasi la prima volta. Mi chiedo come sia possibile caricare > d'ansia così tanto una situazione che si è già dimostrato di saper > affrontare e che generalmente ogni volta non presenta "variazioni" così > radicali da suscitarne... > > -- > Ciao! Tema molto affascinante su cui mi sembra sono già entrato almeno una volta qui sul ng. A mio avviso dici il vero nel verificare che non è certo affrontare _con ansia_ le situazioni che muta lo scenario di affrontare situazioni che si ritengono risolvibili con l'ansia, ma, casomai, un rafforzativo. Prendo l'ambito musicale, che conosco abbastanza bene per esperienza personale. Per molti artisti vi è ansia prima di cantare o esibirsi (magari per una prova di attore, etc). Io -viceversa- avevo assolutamente un atteggiamento simmetrico: Il mio esibirmi era il momento di massima gioia (e finché lo è stato -> ho continuato). Quindi un atteggiamento da "mattatore" .. e non di vittima che attende di essere sacrificata. Quindi è da risolvere le motivazioni dell'ansia e -magari- farsi venire qualche complesso di "superiorità" .. : - ) anziché qualche complesso di "inferiorità" per entrare in uno stress da ansia che si impliciterebbe sia la sola chiave che ci possa permettere di eccellere .. Si dovrebbe onestamente valutare se siamo alla altezza di una certa prestazione e con che margini. Se i margini sono ampi non c'è da farsi venire l'ansia per fare ciò che c'è da fare. Se i margini non sono ampi c'è da lavorare per avere reali prestazioni che aumentino la stima che abbiamo nel nostro fare. Se poi si è affezzionati a voler essere ansiosi non conosco rimedi .. : - ) Saluti, L