Subject: Re: Munnezza, psicoterapia e psicoengineering Date: Fri, 11 Jul 2008 07:52:56 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.discussioni.psicologia elledi wrote: [...] > Non so a cosa si sia ispirato il BF certo che i suoi disegni sono > assai simili a quelli della biomeccanica, es: > http://tinyurl.com/5txoh7 E il corpo umano si comporta così, con > parti rigide (o meglio relativamente rigide) e parti fasciali molto > elastiche meravigliosamente descritte nel testo "The Endless Web: > Fascial Anatomy and Physical Reality" > Ma anche la psiche si comporta così, o dovrebbe. > > > Grazie dell'occasione. > > idem :-) > -- > Ciao > elledi Nella competizione attualmente in corso tra intelligenza naturale ed intelligenza artificiale vi è da notare un fatto: L'uomo *è più lento delle macchine* come velocità di elaborazione della quantità di informazioni (si pensi che una somma viene eseguita in 10 nanosecondi dove un nanosecondo è 10^-9 secondi ossia 1 secondo * 10^-3 è diviso per 1000, 1*10^-6 è diviso per 1 milione, 1*10^-9 è diviso per un miliardo, 1/1.000.000.000 circa 1 miliardo di somme in un secondo). Le macchine *sono meno flessibili* alle mutazioni di condizioni di stato, quindi la loro intelligenza è più rigida. L'uomo, l'intelligenza umana, quindi può ancora avere un senso di intelligenza pura, ossia totalmente ideativa, capace di strategie che per le macchine -invece- (se le hanno) sono scritte in un software che è capace di copiare, (ciclo di apprendimento delle intelligenze artificiali), ma non di produrre cose nuove, ideativamente. Questo -però- ossia la superiorità ideativa dell'intelligenza umana sulla macchina, non ci dovrebbe fare commettere un grave errore: l'errore che l'uomo non abbia da imparare dal concetto di controllo artificiale sia nel design detto analogico e sia nel design detto digitale. Solo alcuni cenni storici: Solo dalla fine della seconda guerra mondiale è stato introdotto nella teoria del controllo il modello matematico del feedback, o anche detto "sistema controretroazionato". La innovazione concettuale è che mentre si produce il risultato di un processo detto processo può sia essere misurato, sia inviato agli organi di controllo per provvedere -se necessario- a degli aggiustamenti. Si pensi all'assetto di volo di un aereo: un giroscopio (come una piccola trottola dotata di grande inerzia, ossia di capacità di permanere nella sua posizione nello spazio anche se sollecitata a mutare posizione) misura se il velivolo ha mutato la sua posizione. Ma questa informazione può essere utilizzata per imporre una traiettoria desiderata anche in automatico (si pensi al pilota automatico a cui possono essere ceduti i comandi se si è in una traiettoria standard). Ora tale concetto è ordinario nella gestione della mente. Infatti una persona equilibrata -ordinariamente- fa una verifica di ciò che gli dice l'ambiente e lo confronta con ciò che desidera e dalla differenza tra lo stato misurato e quello desiderato provvede ad apportare le modifiche per cercare il suo equilibrio preferenziale. Ma in questa "teoria dello stato equilibrato" e non solo quindi di studio della "teoria degli stati patologici", vi possono essere anomalie. L'azione di controllo che normalmente si svolge grazie a una comprensione "intuitiva" può non funzionare -> per stress, per nevrosi, per psicosi, etc. Ecco allora che avere chiaro, *almeno per il terapeuta* "una teoria del controllo detta feedback" può aiutare un soggetto in difficoltà a riorganizzare il proprio "equilibrio mentale". Non abbiamo fatto che utilizzare «modello artificiale(teoria del feedback)» -> «modello naturale(la mente umana)» Un ultimo esempio nella potenza di elaborazione artificiale della sintesi detta "sintesi digitale". Nella programmazione dei computer si scrive in linguaggio artificiale, ossia in linguaggio che rispetta tassativamente delle regole che devono essere comprensibili ad uno strumento del computer detto compilatore (che ne verifica la forma "ben formata" altrimenti da segnalazione di errore) ed infine si interesserà la CPU (central power unit) rappresentata da un processore sui personal computer. Sostanzialmente un processore è un orologio che scandisce il tempo della macchina e per ogni clock esegue delle operazioni. Ma man mano che la scienza è andata avanti (sostanzialmente negli ultimi 50 anni, anche se il primo elaboratore è dovuto al matematico e filosofo Liebniz 1646-1716, ed era meccanico), si può tra un clock ed il successivo "testare gli ingressi alla macchina", ossia gli inputs, o anche detto misura dell'ambiente. http://it.wikipedia.org/wiki/Gottfried_Leibniz Questi concetti possono o essere scritti direttamente in linguaggi artificiali, ma anche nei cosiddetti diagrammi di flusso, o anche detti flow chart. http://it.wikipedia.org/wiki/Diagramma_a_blocchi Si osserva che la macchina staziona a fare qualcosa (per esempio somme, accendere delle spie, etc) da uno stato -> al successivo, e lo stato successivo è raggiunto anche grazie agli "if logici" ossia al test sulla comparazione tra un valore atteso e un valore misurato. Tutto questo apparato è anche molto importante per la psicologia (è una sorta di cifratura, o digitalizzazione, del concetto "analogico di feedback", dove ana-logico, sta ad indicare proprio che nel caso ana-logico, non si usa un sistema digitalizzato, che -invece- rispetta la logica di un altro scienziato, Boole, in quanto nel caso analogico non vi è un clock che digitalizza, ma l'azione avviene in un continuum. Voglio aggiungere che sebbene si pensi che il termine digit sia inglese è invece latino: significa "dito" ed era il dito che premuto sul naso aiutava gli "antichi" a contare). : - ) Ma ritorniamo alla psicologia: Se normalmente io rimango davanti "ad un computer o ascoltare una musica o fissare un oggetto, etc" e non ho una strategia di cosa voglio fare e non ho programmato neanche un abbozzo (in quanto si può sempre agire in modalità di revisione) di quanto tempo voglio dedicare a qualcosa (e perché) posso avere tutta una serie di anomalie cognitive e di equilibrio della mente -> proprio causate da un deficit di azione strategica di monitoraggio di ciò che mi propongo. Anche in questo esempio detto "sintesi digitale a livello di linguaggi artificiali (ma vi sono anche altri livelli)" abbiamo una tipologia di «modello artificiale(teoria del design linguaggi)» -> «modello naturale(la mente umana)» Questo è l'opposto di ciò che fa la cibernetica che prende idee dalla natura e le trasferisce nel mondo artificiale. Normalmente ciò (portare dal mondo "artificial" alla emulazione nell'ambiente "natural") è considerato psycho engineering. Saluti, L