Subject: Re: non riesco a dire di no Date: Fri, 10 Oct 2008 10:09:50 +0200 From: "Ewan" Organization: http://www.newsland.it/nnrp-beta Newsgroups: it.discussioni.psicologia "L" ha scritto nel messaggio news:48EDD9B2.B5420043@yahoo.it... > P.S. > Se non riesci a razionalizzare (da solo) la questione ti consiglio di > parlarne con qualcuno che si intende di psicologia. > Se la problematica è inquadrabile in un tema generale se ne può > discutere sul ng. Rispondo a te e agli altri che mi hanno risposto. Non so se il mio problema sia inquadrabile in un tema più generale. Dallo psicologo ci vado già da parecchio tempo. Avevo iniziato ad andarci proprio per questo motivo, poi scavando è venuto fuori che i problemi che io sento come più grossi nella mia vita sono altri (in particolare la solitudine, la mancanza di una vita sociale, il non avere mai avuto una relazione con una donna, il senso di inadeguatezza verso gli altri, ecc.), ed è su quello che ora ci stiamo concentrando, anche se con scarsi risultati finora. Il motivo che mi spinge a cercare un nuovo lavoro è sia di ordine economico, ovvero sento che dovrei sfruttare tutte le opportunità di carriera che mi vengono offerte (che so che con l'avanzare del tempo saranno sempre meno), sia di gradimento del lavoro, ovvero spero di trovare un lavoro che mi piaccia di più diverso da questo. Però alla fine mi offrono sempre lavori molto simili, magari con maggiori prospettive per il futuro, ma non accendono in me un reale interesse. Alla fine i "probabili" pro sono soverchiati dai "sicuri" contro (uno su tutti il maggior tempo per andare e tornare dal lavoro rispetto a dove sono ora). Il punto chiave è che una carriera in questo lavoro a me non interessa veramente, anzi non interessa per nulla per essere sinceri, ma visto che è l'unica carriera che posso intraprendere con i miei studi e la mia esperienza, mi sento come obbligato a farlo. Pensare di cambiare completamente campo significherebbe sacrificarsi, tornare a studiare, ripartire da zero, ma non c'è niente, lavorativamente parlando, in questo momento che mi attiri davvero, che "desideri" sul serio, insomma che mi motivi abbastanza per fare questo passo. E questo forse perchè, come dicevo prima, i problemi nella mia vita sono altri e la cosa che desidero davvero non è un lavoro ma piuttosto avere una vita "normale" al di fuori del lavoro, che purtroppo manca da sempre.