Subject: Re: quale atteggiamento verso le paure notturne dei bambini? Date: Fri, 10 Oct 2008 07:24:46 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.discussioni.psicologia may wrote: > > L schrieb: > > > In generale vi sono terapisti che sanno interpretare o i sogni o i > > disegni dei bambini. > > Io inizierei da lì. > > scusa, L. > Non so se tu abbia figli, sia donna o uomo. > > Con i bambini i risvegli notturni sono *quasi* la normalità. > Vuoi per cattive abitudini, vuoi per un brutto sogno o cos'altro, > l'anormalitá con i bambini forse siamo proprio io e Silvia che abbiamo > bambine che dormono dai pochi mesi tutta la notte ininterrottamente. > > Parlare di terapia dopo tre risvegli (mattutini oltretutto) mi pare > prematuro. > > Sicuramente la bimba manifesta qualcosa, ma ho ben fiducia che le mamme > sappiano, a suon di tentativi e amore, risolvere queste cose. C'è uno strano senso comune in Italia: "Lo studio della psiche è per coloro che sono malati di mente". Ti assicuro che non è così. "Lo studio della psiche è per coloro che amano il pensiero e non lo temono, ma lo vivono". Cosa ci sarebbe da aver paura ad esaminare "il profondo"? Ti assicuro che io non esamino (per esempio) di frequente i sogni .. "perché come sono da sveglio, così sono mentre dormo", ossia non ho cestini della spazzatura junghiani in cui comprimere la mia parte oscura. Ma quando ho un disagio esamino anche i miei sogni. E -allora- i miei sogni mi parlano. Mi dicono ciò che io non so nella mia sfera cosciente. Ecco perché la pscicologia moderna nasce con Freud. Sul disegnare dei bambini apro una parentesi: I bambini -spesso- (se i traumi sono lievi) riescono a disegnare ciò che gli è preminente, che non riuscirebbero ad esprimere a parole. Persino gli insegnanti a scuola si accorgono se un bambino ha qualcosa che non va da che colori usa, da quali sono i soggetti dei suoi disegni. Non bisognerebbe intervenire quando ormai "la casa brucia", ma tenere in equilibrio un sistema -l'equilibrio mentale- che sarebbe meglio che rimanga in equilibrio, se possibile. Ora se un genitore ha sufficienti competenze ed empatia per gestire -in famiglia- le odinarie problematiche nessuno dice che necessita anadare ad un consulto medico. Ma se il bambino perde sonno o hai dei problemi che non riusciamo ad individuare sarebbe da riflettere -come giustamente chi ci ha scritto- cosa si potrebbe fare. Gli strumenti "principali" sono l'analisi del profondo. Da soli -spesso- (tali strumenti di analsi) non sono sufficenti, perché sapere di che male si soffre non è automaticamente la soluzione e -nei casi più gravi- può addiritttura causare -la coscienticizzazione- un peggioramento dell'equilibrio mentale. Accolgo -invece- il tuo atteggiamento a non traumatizzare i bambini. Poiché i bambini vanno rassicurati, oltre che responsabilizzati sul fatto che non tutte le azioni sono equivalenti. Ad esempio picchiare un altro bambino non è la stessa cosa che andare a riferire alla maestra di un torto subito. Con i bambini e dei bambini necessita _parlare_. Altrimenti ci si stupisce -per esempio- che si bacino .. e si fanno -ai bambini (da parte dei grandi)- domande scabrose per chiedere se hanno avuto attenzione sessuali da parte di adulti. Ma il bambino anche solo nel sentire le "parolaccie" e ripeterle si sente importante, si sente raggiunto dalle attenzioni che desidera. Necessita spegargli che le parole sono importanti e fanno il modo come siamo considerati, magari partendo dalla fiaba di "al lupo al lupo". Ciao, grazie dell'argomento e della possibilità di discuterlo con maggiore dettaglio, L