Subject: Re: Conseguenze genitori assenti Date: Sun, 07 Sep 2008 17:26:26 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.discussioni.psicologia claudio wrote: > > Salve, vorrei capire se nella psicologia certe cose sono matematiche e > quindi scattano come formule chimiche oppure se tutto è sempre relativo, > mi spiego.. > Un ragazzo/a che nasce in una famiglia dove A ( il padre) è assenteista > a causa della separazione con B ( e si fa vivo solo per sapere come va > la scuola e magari anche con modi carichi di autorità in modo da > infondere timore ) e una madre B che è troppo insicura e interessata ad > apparire come i "parenti" la vogliono vedere, quindi un lato verso > parenti, amici conoscenti, ( quello dei sorrisi, delle finte frasi > fatte, del voler apparire sempre gentile e buona per paura di essere > giudicata ) e uno ( il più vile, incattivito, rabbioso,senza > autocontrollo) nei confronti del figlio/a che funge da cavia per lo > sfogo.Con una panoramica simile un individuo è per forza soggetto a > gravi lacune e quindi vuoti interiori che si faranno sentire per sempre > nella sua vita, anche nell età adulta, oppure situazioni al limite > dell'assurdo come quella appunto descritta possono fungere da > "allenamento" dove l'individuo una volta "subito" i colpi dal suo fulcro > "familiare" si rende conto di tutti gli schemi mentali, e di cosa ci sta > dietro a simili comportamenti?In pratica diviene più forte e robusto > mentalmente o porterà per sempre nel suo io un dolore causato dalla > mancanza di persone che non lo hanno mai sostenuto? > > Grazie La psicologia è matematica o relativa? Bel tema .. : - ) Di ogni cosa, anche della stessa matematica, noi abbiamo delle idee, e -tali idee- sono come delle astrazioni da ciò che è nella realtà. Ad esempio ci può essere un professore di matematica che ti dice: Parlami del teorema di Pitagora! Però non vuole sapere come Pitagora arrivò ad immaginare il teorema, ma della "formuletta" ed in particolare di come l'ha spiegata lui. Ma provo a "interpretare" la tua domanda: "E' certo che chi cresce in una situazione difficile avrà dei problemi?" Io direi che *no*, poiché il comportamento del singolo è agevolato dal contesto ambientale positivo a divenire positivo anch'egli, ma non è condizione né necessaria, né sufficiente che da un contesto negativo si abbiano delle persone necessariamente con problemi che rimangono irrisolti. Spesso, quando si studia la biografia di persone celebri si vede il contrario. Ossia che persone che hanno incontrato molte difficoltà, se si sono impegnate a superarle, sono riuscite ad arrivare a traguardi eccezionali. Quindi, come dice la canzone di Edoardo Bennato (Ben-nato, beato lui): "Metti tutta la forza che hai nei tuoi fragili nervi! .." Se si fa così -> chiunque diviene una persona eccezionale, perché non bastano le difficoltà a demoralizzarlo. Ciao, L