Subject: Re: "classe" di tedesco Date: Thu, 12 Jun 2008 07:42:28 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.cultura.filosofia.moderato Luciano wrote: > Molti hanno già espresso il proprio parere. > Es gibt, letteralmente "si dà", si deve tradurre con "c'è", perché la > traduzione letterale in italiano è ridicola. > Quello che invece nessuno ha proposto, e mi sentirei di suggerire, è la > traduzione di "ist nicht". Il verbo sein (essere), non accompagnato da > nessun aggettivo, significa anche esiste. Quindi la traduzione italiana che > propongo io è: "il tempo non esiste, però c'è". > Che significa? Nel contesto (che non conosco) in cui la frase è riportata, > potrebbe significare qualcosa, anche di profondo. Dico come la vedo io: L'etimo di esistere ex-sistere, allude a levarsi da una "sub-staziam", apparire. E' il volto della fenomenologia (l'esistere). Diversa è la funzione del verbo essere: L'essere è -> anche se non dovevesse manifestarsi. Tale "scollatura", nel senso di frattura, tra ciò che staziona sotto l'apparire e la completezza che racchiuda sia ciò che appaia spesso inadeguatamente (come è esperienza ordinaria, quando si elaborano quantità di dati limitate) ha una funzione "docente". Infatti -normalmente- l'uomo non elabora quantità complete di dati, ma limitate. Si confronta (x colui che esgue delle misure) quindi la conoscenza con un apparire monco di alcune informazioni che pure ci sono, ma non ci sono pervenute, come "ricevitore", e -magari- esistono nel reale -> come "sorgente". Se ne potrebbero quindi fare delle dotte elugubrazioni con la teoria dell'informazione di tal Shannon e pirsino introducendo concetti come il "canale" attraverso cui transitano le informazioni, subendo, le informazioni, delle deformazioni tra ciò che dice la sorgente, ciò che è in grado di rilevare il ricevitore e ciò che ci mette -di suo- il canale. Saluti, L http://it.wikipedia.org/wiki/Claude_Shannon