Subject: Re: Domande su terapia psicoanalitica Date: Wed, 16 Apr 2008 16:37:32 +0200 From: elledi Organization: linuxfan.it News Server Newsgroups: it.discussioni.psicologia John in wrote: > Ecco il nocciolo di tutto il quesito. Tu *non sai come* ci sei > uscita. > > Io *voglio sapere come* ci posso uscire. > > Tutto qui. ma...tu pensi che il tuo interior mode sia così scemo da non costruire un loop? -Voglio sapere ma non mi basterà mai- ti sta dicendo. Al che tu dici: -non è vero! Ma lui di fatto continua a vanificare e spostare l'obiettivo, a cavillare, a obiettare, a giocare a "perchè non..si ma" :-) e ricominciare daccapo appena la risposta è quella giusta perchè l'ha cancellata.. Col risultato che *dentro* siete in due a fare a pugni. > Che devo fare di piu' ?? Vorrei tanto che qualcuno me lo dicesse > cosa sbaglio nella mia vita. Vincenzo non so dove e quando (si parlava di panico) ti diede una chiave per aprire una porta e aveva un nome : duplicità. Tradotto "stare con i piedi in due scarpe". E lo vedi: vuoi uscire ma stai a casa, vuoi essere sano ma ti trascuri, vuoi degli affetti ma predichi il libero amore, vuoi che ti si prenda in considerazione ma non rispetti le regole, stai su .psicologia ma ti sei fatto la tua .psicologia e via discorrendo. Il mio analista ti direbbe che da un lato esiste un comprensibilissimo desiderio ma quando il desiderato ce l'hai fai in modo di vanificarlo quindi resta nulla, che sul nulla, col nulla, non si può con-cepire: nessun progetto, relazione, futuro e nemmeno visione di cosa ti sta dicendo Amelia, infatti giustamente dici che è arabo. (aggiungo moolto in generale, modestamente e con tutti gli imho e le cautele che spesso questo modo ha a che fare con l'identità, col "chi sono io" agli occhi degli altri ed in primis dei primi "altri" che furono i genitori) Invece per quanto riguarda un post sopra: dici che non hai più nessuno a cui rendere conto. Ma...dopo 5 anni su IDPsi non puoi mica ignorare (ah sì che puoi ;-)) che le figure genitoriali si *interiorizzano*, anche quelle inesistenti, anche quelle non conosciute (attraverso il percepito e l'immaginario) e che *permangono* e che ci fai i conti fin che campi, nel bene se tutto va bene, nel male se la nevrosi è irrisolta. -- Ciao elledi