Subject: Re: perche` molti credono e danno fiducia ai ideologie totalitariee dittature? Date: Mon, 08 Dec 2008 10:11:19 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.discussioni.psicologia Massimo Soricetti wrote: > > Gli innovatori in genere sono sempre di sinistra, e non mi riferisco > solo agli artisti, ma anche agli industriali e agli imprenditori. Gli innovatori (per esempio nella scienza, che ama l'eureka) sono né di destra, né di sinistra necessariamente. Non sono neanche -necessariamente/sempre- per il nuovo, se sono presenti a se stessi (si pensi all'uso militare delle bombe a fissione o fusione, come anticipo dell'apocalisse del pianeta se tale novità fosse attuata). Sono per il nuovo -> se il nuovo migliora una situazione, quindi non per il "nuovismo". Sono per la novità -> *per esaminarla*, *_non_* necessariamente per accoglierla, nel caso porti un danno. I processi di stereotipicizzazione, quali mettere sotto i termini: -sinistra -destra ... sono semplificazioni. Stiamo trascurando per ritornare propriamente IT -> il gap tra l'arte dell'apparire e quello della sostanza dei fatti. Anticamente tale arte psicologico/politica (nel senso che riguardava la polis (città, in greco), la capacità di influire su più soggetti, coalizzati in una polis) era detta oratoria. Il termine oratoria discende dal latino (or) che significa bocca. Semplicemente con il linguaggio -insomma- [oggi sui media, anche questa parola latina da medium, (che significa 'mezzo di comunicazione'): con films, immagini, suoni, discorsi, testi, etc] era in grado di influire su una massa. Quali sono le specificità del dare un 'dictat' (da cui il termine dittature), ossia di un dire che sia accolto senza discutere? Eminentemente nello sfruttare le dinamiche di massa e la capacità -di una massa- di condizionare un singolo che non abbia grandi strumenti di analisi e sintesi psicologica. Se io -come Pretolini- un artista di varietà (fine seconda guerra mondiale) che mostrava come (secondo lui) Nerone plagiava una massa dico: "Perché Roma risorgerà più bella e più forte che pria! .." E aspetto il boato della folla .. la folla diviene con pulsioni animali, come quando un branco di bisonti comincia a muoversi. Chi non si muove in modo coordinato con la massa -> viene schiacciato. Ho trovato il film di Pretolini su you tube: http://www.youtube.com/watch?v=FqTz4J1QAXY&feature=related Ecco perché è molto importante la struttura di internet: La struttura di internet nacque -per scopi militari- per resistere ad un atto nucleare in USA. La sua struttura è tale che è una connessione di nodi che rinviano dei testi, o immagini, (etc), frazionandoli e poi ricomponendoli secondo un percorso che non necessariamente deve essere lo stesso. Questo per far sì che -in caso che un nodo della rete non funzioni- la quantità di informazione possa circolare lo stesso! Se ci si riflette, ciò consente il *non controllo della rete* (una interfaccia della massa) e della informazione da parte di una struttura autoritaria. Una struttura autoritaria, come l'attuale dirigenza in alcuni paesi, può al più emanare delle direttive per i server che raccolgono i collegamenti internet e investigare se tali direttive sono applicate e chiudere quei server che non si attengono alle direttive. Lo stato supervisivo della rete -però- non esiste, se non per accoglimento della massa dei "nodi della rete". Se gli utenti e i nodi della rete, decidono di rimanere "pensanti" e non "pensati(da altri)", non c'è modo di controllare tutta la rete! : - ) Una questione di potenzialità democratica non tanto banale, nei suoi risvolti psicologici e sociologici. Faccio il caso di alcuni server chiusi in Italia e riaperti con gli stessi contenuti all'estero e impermeabili alla attività di condizionamento, a meno di accordi con gli stati esteri che li ospitano, e dell'azioni di tali stati sull'emanare direttive sui soggetti teoricamente sottoposti. Quindi anche sulla capacità di gestire la quantità di informazione siamo ad una svolta epocale, così come per la gestione della distribuzione delle risorse finanziarie, o della terra coltivabile, dell'uso dell'uomo come unità per lavori ripetitivi (valutando se sia più conveniente comprare robots grazie ai finanziamenti pubblici, grazie alle minori rivendicazioni delle macchine che richiedono solo manutenzione), quindi come merce economica, salariato per la sua eventuale funzione, o semplicemente assistito se la collettività è/fosse in grado di generare un surplus, una eccedenza di risorse da dividere tra i soggetti che -di loro- non riescano ad accedere alle risorse primarie (cibo, acqua, etc). Un argomento propriamente IT, in quanto di analisi psicologica, da sottoporre alla Vs attenzione è -inoltre- il seguente: Perché la legge della jungla, detta anche legge di mercato, quella dinamica psicologica -insomma- per cui (stereotipando) "il pesce grosso mangia il pesce piccolo" .. che ha mostrato l'utopia delle risorse illimitate .. visto che ha portato il pianeta al collasso .. dovrebbe ancora essere perseguita? E' una questione molto dibattuta nei centri di potere che studiano le strategie (psicologiche) di gestione del potere e della gestione delle masse e delle risorse. Nella teoria dei sistemi, posso dire, che un progettista tiene conto della tipologia delle risorse in cui un processo naturale o artificiale agisce e monitorizza gli inputs al fine che gli outputs -con cui gestire il design- siano correlati, tenenti conto del reale, meglio se in feedback, ossia in una catena di controreazione (controreazione: il processo per cui gli stessi outputs si modificano se dagli input un processo si satura, ad esempio, impostando -sempre per esemplificare- 'di spegnere una pompa'(azione output) se il galleggiante (valore di input) dice che l'acqua è finita, altrimenti si brucia il motore). Però noi viviamo -pur nel presente- ma contemporaneamente nel passato e nel futuro. Provo a spiegarmi: Vi sono oggi, 8 dicembre 2008 (per il sistema di temporizzazione occidentale), -sia popoli nascosti nella foresta amazzonica che vivono con archi e frecce come milioni di anni fa, -sia popoli che usano il pc, come il videofonino, il cerca persone, in case pieni di sensori che accendono la luce solo al passaggio. Noi, singole menti dell'occidente tecnologico, abbiamo una responsabilità più grande di coloro che si debbono procurare solo il cibo per arrivare al giorno dopo. La nostra capacità di gestire le dinamiche di massa rendendole sia animali (pur utili, si pensi alla ritualizzazione del corteggiamento anche nella specie umana) e sia intellettuali, è una responsabilità di ogni singolo nel non esporsi a stereotipicizzazioni di clan, se non secondo un progetto che va seguito finché ritenuto convincente sia che abbia etichetta A oppure etichetta B. Grazie della lettura e del Vs punto di vista, se lo riterrete opportuno, L