Subject: Re: IDEE PER UNA TESI: PSICOLOGI ED INSEGNANTI Date: Fri, 15 Feb 2008 15:19:41 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.discussioni.psicologia SerenaC wrote: > > Mi chiamo Serena Cappellotto, > mi sto preparando per elaborare la Tesi di Laurea in Psicologia , > Indirizzo: Psicologia dello sviluppo e dell'educazione; presso > l'Università di Padova. > Vorrei capire con precisione, quale tipo di relazione potrebbe > esistere tra uno psicologo e un insegnante; in sostanza, uno psicologo > può essere un insegnante? Secondo le mie conoscenze si, in quanto uno > psicologo conosce una serie di strategie o di atteggiamenti da > adottare nel suo rapporto con gli studenti, cosa che non sempre gli > insegnanti, una volta entrati nel mondo del lavoro sanno fare. > Infatti ci sono insegnanti che seguono sempre più la loro loro idea > di alunno ideale, piuttosto che concentrarsi sulle loro reali > capacità , stimolandoli alla curiosità e alla soluzione democratica > dei conflitti, discussione in classe, gruppi di lavoro ecc. > Vorrei fare una ricerca sul punto di vista di quegli insegnati che > sono anche psicologi (ne esistono?), in modo da verificare ciò che io > penso in merito. > Che ne pensate? > grazie... > Cordiali saluti > SERENA Vediamo .. La psicologia è lo studio della psiche, intesa come mente, nell'ambito accademico e scientifico. L'insegnamento, d'altra parte, si interessa proprio di guidare una mente nell'apprendimento e nello stato di relazione. Ciascuna delle due discipline hanno molto da dirsi, a mio avviso. Ho acquistato (giusto oggi) un libro di Vittorino Andreoli intitolato "Un Secolo di Follia". E' il tema -per così dire- di un excursus sulla mente quando non è relazionata in modo ordinario partendo addirittura dal 1200, dal medioevo, nonostante si parli di un secolo (cento anni) nel titolo. Ciò per dire che -con lo sguardo dei contemporanei- certe cose ci sembrano banali, e magari si presuppone che debbano andare in un certo modo "perché così fan tutti". Ma allargando l'orizzonte della speculazione investigativa ne viene un quadro tuttaltro che evidente. Ti cito solo un risvolto: La cultura dei quiz e dei test di intelligenza (anch'essi a quiz) è un fattore di maggior profitto nell'apprendimento? Quali sono le esperienze in merito nella cultura indiana, cinese, usa, europea? Se si andasse in profondità si avrebbero delle sorprese. Ad esempio un progettista non risolve problemi standard, se fa ricerca scientifica. Perché dovrebbe proporre delle cose secondo dei canoni ordinari e magari standardizzati? Per migliaia di anni la cultura europea è stata la fucina dei "cervelli" nel mondo, perché? Perché spesso chi accede alle facoltà scientifiche da studi classici è più facile che sia qualcuno che inventa qualcosa? Naturalmente se i "ricercatori" divengono coloro che "ricercano" come fare a sopravvivere con 800 euro al mese, sarà ben difficile che la "ricerca" (anche nelle discipline della cognizione) sia attraente per le nuove leve. Ma tutto il settore dell'intelligenza artificiale -oggi in vetta alla ricerca scientifica- è un settore in cui la psicologia ha molto da dire a partire dallo studio del linguaggio, alle architetture di apprendimento, etc. Anzi -io sono dell'avviso che- la vecchia separazione tra discipline scientifiche con il relativo bagaglio di cognizioni di matematica e le materie che si interessano dello studio della mente (medicina, psichiatria, psicologia, etc) debba essere abbattuto. Naturalmente non si può avere un sapere enciclopedico, ma -ad esempio- lo studio della linguistica artificiale e i meccanismi di riconoscimento e generazione di stringhe dovrebbero essere una delle possibilità di studio sia per chi progetta architetture di calcolo, sia per chi studia l'equilibrio della mente. Del resto cosa fa già oggi la cibernetica? Prende dai modelli naturali e sposta i modelli su strutture artificiali. Ora la cognizione di come funzionano -già oggi- le strutture di controllo di processi di automazione ci farebbe scoprire che sono ordinari meccanismi di -riconoscimento -apprendimento -stato supervisivo -stato di diagnostica -meccanismi di criptazione e decriptazione etc. Grazie dell'occasione, L