Subject: Re: Psicoanalisi e visibilita' Date: Wed, 14 May 2008 22:29:59 +0200 From: John Organization: linuxfan.it News Server Newsgroups: it.discussioni.psicologia Vincenzo Del Piano schrieb: > > ... non ce li ha; la Psicosomatica non può dimostrare niente; in questo, è > come ogni altra costruzione cognitiva operata dall'Uomo. > Chi ha bisogno di continuare a rassicurarSI sulla possibilità di poter > continuare a negare la validità dell'insieme delle conoscenze della > Psicosomatica ... può dormire sonni tranquilli. Il problema non e' quello di far dormire sonni tranquilli a quelli che non ci credono. Il problema sarebbe di vedere se esiste un metodo per rendere *visibile* un fenomeno *vero* che invece non e' *visibile*. Molte cose non sono visibili al microscopio, ma accasdono e un mezzo per avere *visibilita* della validita' di una ipotesi scientifica, sarebbe gia' quella dei 'tempi di durata' di un fenomeno. Allo stesso modo in cui uno non *vede* l'azione di uno psicofarmaco, ma sa che *dopo un paio di settimane* il suo corpo comincia a comportarsi diversamente. Basterebbe gia' questo. Io penso che varrebbe la pena di investigare ulteriormente in modo da poter costruire una tabella del tipo : una psicoanalisi del profondo, se funziona, agisce in un modo da avere questi tempi... bla bla bla etc. etc. Sarebbe gia' una forma di visibilita'. Io mi ricordo che il mio primo psicologo (il famoso PhD) mi disse che tra l'entrata in una situazione di panico e l'esplosione del panico stesso , passavano circa 20-30 minuti, tale era il 'tempo neurofisiologico' dell'acadimento del panico. Quando mi disse questa cosa e analizzai la situazione 'a posteriori' (cioe' senza effetto placebo) e notai che aveva ragione. In seguito, anche dopo molti anni, notai veramente che tra l'entrata in una situazione fobica e l'esplosione del panico vero e proprio passava circa sempre quel tempo. Questa e' *visibilita'*. Ciao. John.