Subject: Nichilismo Date: Sat, 15 Mar 2008 00:50:41 +0100 From: "BaT@_-" <393345798663N0S.p.a.M@tre.it> Organization: TIN.IT (http://www.tin.it) Newsgroups: it.discussioni.psicologia Stavo pensando che la "mancanza di valori", che pare dilagare di questi tempi, possa essere una delle cause del malessere giovanile(soprattutto). Parlo di quel malessere causato dal senso di precarietà e che rende la vita apparentemente insensata, noiosa, priva di obbiettivi. Sì. lo so che la situazione economica e lavorativa non ha un ruolo di secondo piano a riguardo, pa filtrerei solo gli aspetti "comportamentali". Il senso di precarietà e la mancanza di "valori" potrebbero essere causati *anche* dalla "depressione di massa" che coglie un popolo (quello italiano per es.) in periodi come questo: in cui quasi tutto viene illustrato dai media, e dalla vita di tutti i giorni, come (apparentemente) privo di futuro. Questo pensiero ha trovato rafforzamento nella mia testa quando mi sono imbattuto in un intervista a U. Galimberti (filosofo, psicoanalista) che diceva qualcosa di molto simile a quanto mi ronzava in mente. Fondamentalmente posso riassumere l'idea in qualcosa tipo: a.) Niente futuro = demovazione = tutto il resto. b.) La prospettiva per il futuro influenzerebbe gravemente il presente (un circolo vizioso). c.) Se non si prospetta futuro per la propria condizione (in tutti i campi) diventa poi anche difficile intraprendere, curare/creare/seguire ideali/valori, sentirsi realizzati.. anche nelle piccole cose di tutti i giorni. ..ecco che in questi casi: chi riesce a seguire la propria strada, perseverando con determinazione e testardaggine, andando controcorrente o rischiando; e basabdosi su "valori vecchi" o propri.. Queste persone riuscirebbero a vivere più serenamente. Vi pare una visione realistica? Un breve commento/smentita per i punti "a.", "b." e "c." ? Cia'!