Subject: Re: Il significato del sesso secondo la psicoanalisi Date: Mon, 15 Sep 2008 14:26:33 +0200 From: "Vincenzo Del Piano" Organization: ComputerVille Newsgroups: it.discussioni.psicologia "Marcus" ha scritto nel messaggio news:P_2dnbots9GbiVPVnZ2dneKdnZydnZ2d@supernews.com... > Dal punto di vista dell'essere umano in quanto animale evoluto e capace di > vivere emozioni e sentimenti al di sopra dell'istintualità animalesca, > quali sono i significati e i simbolismi dell'atto sessuale e dell'orgasmo, > riconosciuti dalla psiconalisi? [cut] > Questi cambiano all'interno delle scuole Jounghiane e Freudiane? Sia nella Psicoanalisi freudiana, sia nella Psicologia Analitica junghiana, il significato psichico dell'atto sessuale (e della "sessualità", e della Energia Psichica che la sottende) è sempre quello della <>. In un senso *generalissimo* (fino alla potenziale distorsione del concetto) la <> si può intendere "estesa" a ogni atto utile e/o necessario per essa-riproduzione *e* per la sopravvivenza del singolo. Ciò rende verosimile (?) l'interpretazione freudiana/junghiana secondo la quale una (buona ...) parte della Energia Psichica destinata alla sessualità/riproduzione viene <> dall'espressione sessuale pura-e-semplice in ogni attività che tenda a salvaguardare il singolo e la specie: secondo questa ipotesi ... è un'energia originariamente di "natura sessuale", che rende possibile che l'Uomo si dedichi al lavoro, alla individuazione di regole-di-relazione circolarmente/reciprocamente salvifiche per tutti, alla "costruzione di Civiltà". Ciò non può non comportare un <> ... emergente dal fatto che ciascuna delle cose da fare necessariamente per la Civiltà è -di fatto ...- una rinuncia al soddisfacimento immediato della pulsione sessuale; rinuncia che -a sua volta- non può non necessitare di una <>. Sia la costruzione teorica freudiana che quella junghiana ritengono che, quando la repressione sessuale (necessaria ...) non raggiunge limiti di intollerabilità ... il singolo ricava una tale sensazione di benessere dalla costatazione di "avere garantito sopravvivenza e riproduzione" che essa repressione sessuale viene (come) <>, ossia esce dalla sfera della consapevolezza, e il singolo *non può* avvedersi che sta dirottando su lavoro-e-resto il suo impulso sessuale. Questo "dirottamento" viene anche definito <> ... proprio perchè esso avviene "sotto la soglia" della possibilità di avvedersene. Altre cose accadono "invece" quando la repressione sessuale è intollerabile: poichè l'intero pattern di sublimazione/rimozione del dirottamento è (diventato) inconscio, il singolo *non può* avvedersi che il disagio che avverte dipende dal "dirottamento" e dalla repressione: il singolo attribuirà a cause altre-dal-dirottamento/repressione il suo disagio, e poichè -sia come sia ...- individuerà sempre "cause sbagliate", l'esito della dinamica intrapsichica sarà necessariamente una <>. Quanto alle "significatività" (o simbolizzazioni possibili) relative agli specifici vissuti-e-fantasie personali legate alla sessualità, si tratta -appunto!- di "fatti personali", legati allo sviluppo psico-sessuale individuale; è impossibile ogni generalizzazione. Infine ... poichè sia la Psicoanalisi che la Psicologia Analitica "non sono più" (soltanto ...) le ipotesi (a loro tempo ...) fatte da Freud e Jung, le interpretazioni (aggiornate ...) relativamente al "destino della pulsione sessuale" sono significativamente "più critiche" (leggi meno-buoniste!): si è fatta stada una lettura più problematica della "facilità" con la quale può avvenire che la repressione del desiderio sessuale venga "rimossa sotto la soglia" della coscienza senza produrre disagio. Ciò ... a parere di Filosofi quali Marcuse (vedi il testo <>) ... dipenderebbe dal fatto che non si verificherebbe (più) tanto facilmente quella condizione di sensazione di benessere emergente dalla costatazione di "avere garantito sopravvivenza e riproduzione" ... sia pur rinunciando al soddisfacimento immediato della pulsione sessuale. Ciò, evidentemente, non dipenderebbe da dinamiche intrapsichiche dei singoli, ma dalla "realtà sociale" del contesto contemporaneo. ... questo "dettaglio" apre interessanti (e imho non trascurabili) interrogativi circa la definibilità stessa di <> (emergente da "dinamiche psico-sessuali"), quando una interpretazione psicodiagnostica diventa (verosimilmente?) sospettabile di prestarsi ad essere una copertura psichiatrizzante (!) di disagi ipoteticamente giustificati. Saluti. -- Vincenzo