Subject: Re: Epimenide e i suoi nipotini Date: Sat, 21 Jun 2008 01:57:27 +0200 From: "Loris Dalla Rosa" Organization: ComputerVille Newsgroups: it.cultura.filosofia.moderato "qf" ha scritto nel messaggio news:nmS6k.461$VP5.409@tornado.fastwebnet.it... >> "Questa proposizione e' sensata". Invece... "Questa proposizione e' >> insensata":-) > Ora ti mostro che questa non è che una variante della battuta di > Epimenide. E lo sapeva bene proprio Goedel. > > Come tu hai posto le due proposizioni, stai sottintendendo "Io affermo > che..." > Sottinteso necessario. > Allora completiamo le due proposizioni: > "io affermo che questa proposizione è sensata" > "Io affermo che questa proposizione è insensata" > > Ebbene, siccome l'affermante le due proposizioni è (non può essere che) il > soggetto parlante, allora in realtà sono insensate entrambe in quanto > autoreferenziali. > > Se sta parlando invece di proposizioni che sta leggendo, allora è > tutt'un'altra storia: l'autoreferenzialità non c'è di default. > > Prova pure con un altro esempio, ma non puoi togliere mai il soggetto > parlante, e quando egli parla di sé (delle proprie proposizioni) dice > insensatezze. Ti stai piccando sull'eguaglianza autoreferenzialita'=insensatezza, e cio' costituisce una questione che e' preliminare al paradosso del mentitore, che e' la piu' classica delle antinomie semantiche e che liquidi come insensato, togliendogli non tanto l'auto-referenzialita', ma la referenzialita' pura e semplice. Allora la questione diventa semplice. Vediamo un po'. "Io affermo che nessun veneto sa parlare correttamente l'italiano". Ha senso questa proposizione? Non dirmi di no. E' vera questa proposizione? Non dirmi di si': Piovene conosceva benissimo l'italiano. Questa proposizione ha certamente senso ed e' certamente falsa. E' autoreferenziale? Si da' il caso che io sia nato in provincia di Treviso..., parlando dei veneti sto parlando anche di me stesso, del quale, se non ho fatto qualche strafalcione, non puoi certo dire che non stia parlando in corretto italiano. La proposizione e' certamente autoreferenziale, oltre ad essere ancora dotata di senso e falsa. Cambierebbe qualcosa circa la sua sensatezza e la sua falsita', se io fossi nato a Milano? Appurato che non cambierebbe proprio nulla, cosa cambierebbe, rispetto alla sensatezza, se io invece pronunciassi questa proposizione: "Io affermo che nessun veneto dice mai la verita'"? Saluti, Loris