Subject: Re: Gestire l'implosione Date: Sat, 24 Jan 2009 11:45:46 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.discussioni.psicologia L wrote: > Ed infine -ciliegina sulla torta- *deformavamo le risposte* per offrire > la risposta "preferenziale" a quel docente! > (Secondo le deformazioni a lui preferite, e da noi accolte per potere > avere un volto più alto, come se si trattasse *di una recita* in cui > _sapevamo bene quale fosse la risposta corretta_ (grazie ad uno studio > approfondito non in funzione dell'esame, ma per desiderio di sapere il > vero), ma non ritenevamo fosse utile darla a chi fosse disturbato > mentalmente). In Psicopatologia della vita quotidiana Freud esamina il lapsus precedente: Ho scritto "volto" anziché "voto". In una parte perché si trattava di una recita .. In parte perché dovevamo offrire un "volto" (deformato tramite una risposta deformata) affinché vi fosse un voto. (in inglese si dice "merge", o riassemblaggio, tale dinamica nella teoria della progettazione del software). C'è da dire -in aggiunta- che io, in particolare, curavo (per il mio equilibrio mentale) di non dire cose errate nonostante non condividessi -spesso- le deformazioni introdotte al fine di ripetere ciò che il docente si aspettava di vedere e sentire (tramite il mio volto che doveva -evidentemente- conformarsi alla sua -di lui- immagine e somiglianza, se era -il docente- poco flessibile nella didattica). Insomma nulla succede per caso. Saluti, L