Subject: Re: calculemus (fino a un certo punto) Date: Mon, 23 Jun 2008 09:34:40 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.cultura.filosofia.moderato Massimo 456b wrote: [...] > Ora, mi va benissimo l'Odifreddiano calculemus, ci mancherebbe, ma se i > computer sono quelli che sono, > sarebbe più concreto chiederci, ma che calculemus? > In sintesi la Fisica è quella branca della Filosofia che > solleva un'infinità di problemi rispetto a quelli a cui > è in grado di dare una soluzione. > > ciao > Massimo Non mi risulta che la fisica sia una branca della filosofia. Un fisico applica le leggi e calcola, come un qualunque utilizzante la scienza (scienziato). Diverso è il caso del "ricercatore". Il "ricercatore", che può utilizzare: -le tecniche della scienza oppure no -le modalità della filosofia oppure no Ad esempio chi cerca di parlare con i defunti non cerca? Però se mette su un tavolo su bicchiere o usa metodi esoterici -> non fa scienza, ossia non realizza esperimenti ripetibili, magari sente le voci per suggestione. Se la sperimentazione su Hiroshima e Nagasaki fosse stata fatta anziché su persone innocenti -ma in laboratorio (dai democratici USA)- sarebbe stato saggio? http://it.wikipedia.org/wiki/Bombardamento_atomico_di_Hiroshima_e_Nagasaki avremmo avuto amore a sofia o al desiderare di conoscere e imporre *costi quel che costi*? Quindi molti sono i modi della conoscenza e non sono tra loro equivalenti -spesso- né alla scienza, né al metodo filosofico, per cui sarebbe saggio non usare la distruzione per l'ideazione o l'innovazione. Sulla questione _se_ il calcolo che ha (x gli umani) tempi finiti e rappresentazioni su basi di dati finite .. -> _influenzi_ -> _la filosofia del calcolare_ -> niente di più vero. Le informazioni calcolate vanno però rese comprensibili: Ad esempio dai dati dei supercomputers sappiamo che *stiamo devastando il clima del pianeta* e abbiamo pochi anni per provare a fare qualcosa, magari piantare degli alberi! -> anziché dar fuoco al sottobosco quando andiamo a mangiare le bistecche fuori porta -> o -insensatamente- costruire centrali nucleari nei ritagli di tempo!(sarebbero operative tra 10, 15 anni), anziché sfruttare l'energia del sole o la fusione fredda (che è già stata realizzata da Arata in Giappone). http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2008/05/samurai-caravita.shtml Chi aveva posto le basi di quegli esperimenti? Guarda caso il cnr di Frascati (dal 10 aprile 2002: rapporto 41 del cnr): http://it.youtube.com/watch?v=3PpjuYDq3cs Cosa sta studiando l'italiano Fulvio Frisone in collaborazione con Arata? Guarda caso la fusione fredda. http://it.wikipedia.org/wiki/Fulvio_Frisone http://scholar.google.com/scholar?hl=it&lr=&q=Fulvio%2BFrisone&btnG=Cerca interessante la seguente conferenza in cui prendono la parola sia Arata che Frisone: Conference on Cold Fusion (ICCF-10) Cambridge, Massachusetts 24 - 29 August 2003 http://66.102.1.104/scholar?hl=it&lr=&q=cache:nq4pro0rPKgJ:www.newenergytimes.com/ICCF10/ICCF10Abstracts.pdf+Fulvio+Frisone Ma ritorniamo a noi: Il caso emblematico di investire o non investire risorse e ricerca sulle fonti energetiche, sul clima, su previlegiare un approccio ai problemi -anziché un altro- dovrebbe essere reso comprensibile -nelle sue grandi linee- -> A TUTTI. Stiamo invece sull'orlo di una crisi energetica a cui si stanno cercando soluzioni di forza: soluzioni militari. http://www.corriere.it/esteri/08_giugno_21/attacco_iran_simulazione_israeliana_su_creta_b3a8eac6-3f60-11dd-aa0d-00144f02aabc.shtml E' sensato tutto ciò? Stiamo "calcolando" gli scenari o gli scemari? Ecco perché serve *intendere* -> *per volere*. Ma i mezzi di informazione saltano sulla sedia o sul tavolo solo se sono limitati a pubblicare le informazioni sulla Gregoraci e cosa faceva ai deputati della Repubblica Italiana. http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/cronaca/vittorio-emanuele-4/gregoraci-accusa/gregoraci-accusa.html La opinione pubblica la vedo completamente "anestetizzata". Ci si preoccupa della Robin Hood tax che toglie soldi ai petrolieri senza sapere che -de facto- lo stato italiano succhia a chi dichiara i suoi redditi il 50% degli introiti e poi non riesce nenache a togliere la mondezza dalle strade, perché "bisogna far intevenire l'esercito!" Non sarebbe il caso di riflettere _se_ i "meccanismi" di quella che sarebbe detta "cosa pubblica" -> siano razionali? Cosa dice sofia su tale "calcolemus"? O aspettiamo l'aumento della produzione -su risorse ormai esaurite e al collasso- per un sistema "saturato"? Non vedete che veniamo nutriti di slogan vuoti, senza una attinenza a ciò che ci potrebbe risultare se sapessimo ancora fare 1+1=2? Non basta dire di "non essere bugiardi" per avere cose da dire .. necessita "dalle azioni li riconoscerete" .. *calcolate voi* quello che vi risulta .. Saluti, L