Subject: Re: Nonnismo verso i debili, cause culturali e/o genetiche Date: Sat, 26 Jul 2008 17:16:57 +0200 From: Charles Organization: TIN.IT (http://www.tin.it) Newsgroups: it.cultura.filosofia,free.it.scienza.antropologia Scriveva Temistocle sabato, 26/07/2008: > La verticalità e la rigidità del nonnismo si evidenzia soprattutto tra i > militari, a scuola, su luoghi di lavoro ma, seppur sia vero che il mobbing o > il bullismo siano qualcosa di leggermente differente dal nonnismo che, dietro > la coercizione tende ad accorpare il novizio con un segno cameratesco > all'interno del sistema culturale e simbolico che lo vede in veste di > iniziato, ciò che accomuna questi ambiti è comunque un sistema rigido e > verticale nel quale tutti sono inseriti e che lascia poco spazio al singolo > individuo ed alla sua creatività. > Chiaramente in tutto questo credo la genetica c'entri ben poco. concordo. circa un aspetto mi sentirei di dire una cosa, il nonnismo non mi sembra finalizzato all'esclusione, quanto piuttosto all'assoggettamento della vittima. non vedo la volontà di eliminazione sicchè, rispetto al mobbing ad esempio, trovo sia più forte il legame con motivazioni riconducibili al mantenimento di una condizione di superiorità, che non alla sola realizzazione di questa. in sostanza non si vuole soltanto vincere, si vuole dominare. in ogni caso la questione che mi interessava approfondire è un altra, è plausibile ciò che afferma L? __Le motivazioni (del nonnismo) sono -a mio aviso- eminentemente di scarsità culturale: nel senso che tanto più si è allo stato tribale, tanto più conta affermare delle prove di iniziazione ai "ruoli" all'interno di un gruppo e ciò è -quasi sempre- una prova fisica.__ ovvero, il nonnismo è inversamente proporzionale al livello d'istruzione? -- La piena irresponsabilità dell'uomo per il suo agire e per il suo essere è la goccia più amara che chi persegue la conoscenza deve inghiottire. F. Nietzsche