Subject: Re: Nonnismo verso i debili, cause culturali e/o genetiche Date: Sat, 26 Jul 2008 09:26:15 -0700 (PDT) From: shellenberg Organization: http://groups.google.com Newsgroups: it.cultura.filosofia,free.it.scienza.antropologia On 26 Lug, 17:16, Charles wrote: > Scriveva Temistocle sabato, 26/07/2008: > > > La verticalità e la rigidità del nonnismo si evidenzia soprattutto tra i > > militari, a scuola, su luoghi di lavoro ma, seppur sia vero che il mobbing o > > il bullismo siano qualcosa di leggermente differente dal nonnismo che, dietro > > la coercizione tende ad accorpare il novizio con un segno cameratesco > > all'interno del sistema culturale e simbolico che lo vede in veste di > > iniziato, ciò che accomuna questi ambiti è comunque un sistema rigido e > > verticale nel quale tutti sono inseriti e che lascia poco spazio al singolo > > individuo ed alla sua creatività. > > Chiaramente in tutto questo credo la genetica c'entri ben poco. > > concordo. > circa un aspetto mi sentirei di dire una cosa, il nonnismo non mi > sembra finalizzato all'esclusione, quanto piuttosto all'assoggettamento > della vittima. non vedo la volontà di eliminazione sicchè, rispetto al > mobbing ad esempio, trovo sia più forte il legame con motivazioni > riconducibili al mantenimento di una condizione di superiorità, che non > alla sola realizzazione di questa. in sostanza non si vuole soltanto > vincere, si vuole dominare. in ogni caso la questione che mi > interessava approfondire è un altra, è plausibile ciò che afferma L? > > __Le motivazioni (del nonnismo) sono -a mio aviso- eminentemente di > scarsità culturale: nel senso che tanto più si è allo stato tribale, > tanto più conta affermare delle prove di iniziazione ai "ruoli" > all'interno di un gruppo e ciò è -quasi sempre- una prova fisica.__ > > ovvero, il nonnismo è inversamente proporzionale al livello > d'istruzione? > Secondo il mio modesto parere non direi, semmai esso assume forme più raffinate, d'altra parte l'intelligenza a ben riflettere l'intelligenza altro non è che l'istinto nella sua forma più raffinata.