Subject: Teologia cristiana e rifiuto del cristianesimo Date: Mon, 2 Jun 2008 13:01:07 +0200 From: "Amleto, il danese." <"[-[http://fotosenigallia.splinder.com/] Foto.Senigallia]"@news.tin.it> Reply-To: "Amleto, il danese." <"[[http://fotosenigallia.splinder.com/] Foto.Senigallia]"@news.tin.it> Organization: TIN.IT (http://www.tin.it) Newsgroups: it.cultura.filosofia.moderato Ho notato che alcuni dei piuì grandi studiosi della teologia cristiana sono diventati (nell'evo moderno, quando l'abiura non rischia più di esser fatale) come violenti antagonisti del cristianesimo che li ha indottrinati. Ci avete mai pensato che: Darwin, Feuerbach & Jean_Meslier studiarono propriamente teologia, Nietzsche & Sartre vennero da un forte ambiente cristiano, Stalin frequentò il seminario. (tutti furono mossi da un ateismo forte e deciso, quasi come rigetto anche psicologico, oltre che logico degli ''insegnamenti'' cristologici subiti) ora, è mia empirica impressione che la motivazione sia questa: se affrontati razionalmente e studiati con cura, i dogmi, i miti e la cosmogonia cristiana appajano ai più illogici e irrazionali oltreché contraddittori con la natura e con se stessi <> come dice anche il prete Meslier nel suo testamento. Alla luce di ciò io credo che la Chiesa Cattolica abbia fatto bene a tenere nell'ignoranza il popolo e impedire la traduzione della bibbia per molto tempo in volgare perché il <> non è accettabile dalla maggioranza (se non imposto con la forza o mistificato). Che ne pensate? -- -- ------- -- Sentence of the Day: <<È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.>> Epicuro