Subject: Re: Teologia cristiana e rifiuto del cristianesimo Date: Mon, 2 Jun 2008 21:45:21 +0200 From: "Amleto, il danese(r)." <"|[http://fotosenigallia.splinder.com/] Foto.Senigallia.|"@news.tin.it> Organization: TIN.IT (http://www.tin.it) Newsgroups: it.cultura.filosofia.moderato "L" ha scritto nel messaggio news:4843E38D.F4308129@yahoo.it... > Penso che hai una conoscenza sia di Cristo che del Cristianesimo molto > di superficie. ok, la mia era una interpretazione, posso modificarla così: il livello di cristianesimo che viene passato nelle scuole cristiane e' tale per cui, anche menti elevate come Nietzsche, Stalin, Feuerbarch etc poi non solo non lo accettano ma passano dall'altra parte. > Del resto il pensiero del filosofo Cristo (o meglio di Cristo > limitatamente alla sua figura di filosofo), qui, in un gruppo di > discussioni di filosofia, dovrebbe essere esaminato nel merito, ossia > nelle relative affermazioni. Qui io non imputavo il pensiero di cristo bensì il fatto che esso venisse ributtato da persone di un certo valore pur immerse nello stesso. Perché? > Scendi da cavallo ed esponi con calma ciò che ritieni criticabile e > perché. La idea che ho esposta potrà parere altezzosa ma non lo è nel senso che è completamente criticabile e confutabile. > Vedrai che ne verrà fuori una interessante discussione, > anzi ti ringrazio della tua disponibilità di esame, > Non ne farei quindi -su tale questione- un problema di vicinanza a > frequentazioni, ma di concetto di responsabilità personale. Ok ma Giuda tradì Cristo per convenineza economica, non si può dire lo stesso a mio avviso di Feuerbach (che per le sue teorie perse la cattedra), Darwin (che fatto bersaglio di 1000 accuse e ironie doveva sopportare come disse la pena di aver dato una pena anche alla sua devotissima e amata moglire), e così gli altri della lista. Almeno a me pare fossero mossi da critica sincera.