Subject: Re: il potere del nome proprio Date: Sat, 05 Jul 2008 15:03:57 +0200 From: elledi Organization: linuxfan.it News Server Newsgroups: it.discussioni.psicologia Socratis in <486eb8b1$0$35959$4fafbaef@reader2.news.tin.it> wrote: > Non riesco a cogliere il senso di quanto dici, nč voglio > dare una interpretazione approssimativa. > Cosa sarebbe circolare, il nome-destino ? Parmi facile. Un nome crea un destino e il destino rinforza la portanza del nome. Per dire: il Signor Penino facilmente avrŕ dei problemi di ....relazione i quali continueranno a rinforzare il fatto che chiamandosi Penino ... In altre parole una voce interna si forma e gli dice "te l'avevo detto io che se ti chiami Penino non puň essere" :-) Volendosi far male si potrebbe parlarne alla Lacan (estetica della lettera). La T di Tapičs č dall' artista vissuta come croce, guerra, fatica da portare, Tápies vive come destino il suo nome (Tápies = "muro". Il muro (del pianto, della solitudine, dell' abbandono)porta a una ripetizione (destino) scritta nel nome alla quale un giorno confessa di essersi arreso: "un jour j'ai tenté d'atteindre directement au silence. Plus résigné, je me suis soumis ŕ la nécessité qui gouverne toute lutte profonde". A.Tápies, Communication sur le mur. (cosě ho semplificato :-p) > Il resto č arabo. > che resto? Il link? O_O "da questa ricerca, sembra che il potere simbolico dei nomi propri abbia realmente effetto sulla vita delle persone e che dobbiamo considerare questo fattore come uno fra quelli che fino ad oggi consideravamo gli unici che ci venivano tramandati dai nostri genitori: il patrimonio genetico, i comportamenti sulla salute ed il livello socio-economico." -- Ciao elledi