Subject: Re: Per un senso della filosofia Date: Wed, 04 Jun 2008 17:51:23 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.cultura.filosofia.moderato Selandros wrote: > > Al di là della quotidiana attività di questo NG, vorrei esortare i > partecipanti a formulare un commento su quanto il filosofo Carlo Sini invita > ad agire con questo suo breve intervento > http://www.casadellacultura.it/site/multimedia/videofiles/014_sini.html > Spero sia di vostro gradimento. > > Selandros Ti ringrazio della segnalazione. Riporto la domanda formulata nel video: Come "debba" essere oggi la filosofia dato il quadro storico attuale? ======= Report: ======= Inizia naturalmente con un quadro storico. Secondo l'autore necessita riflettere cosa sia la filosofia. Se possa trovare un suo spazio di fronte alla impressione del mondialismo senza saggezza. L'autore punta l'indice -quindi- contro il modo di fare scuola e trasmettere il sapere, in particolare in occidente. Ma -si domanda- è il modus filosofico una atteggiamento settario che manca di allievi? di vocazioni? O un mondo di affabulatori? di soggetti con i quali e senza i quali tutto quanto resta uguale? ======== Commento: ======== L'intento è senzaltro nobile, visto che riguarda sofia. Il problema è un problema di metodo, a mio avviso. Se è pur vero che non si può trascurare la "storia della filosofia", né -aggiungo io- la storia, perché anche da ciò che non è saggezza bisognerebbe esser capaci di imparare, è anche vero che non è con lezioni di storia che si può progettare il futuro! (Spero qualcuno abbia chiaro la differenza tra analisi e sintesi). Il punto delicato è saper fare il salto da storico della filosofia a filosofo. Un filosofo, a mio avviso, non ambisce ad entrare nella storia, ma alla saggezza. Quindi non conta la professione che fa, purché abbia cose da dire. Nell'intervento alla FAO di questi giorni del presidente della Repubblica egli dice (vado a memoria): "Non si può sperare che per risolvere gli squilibri nella distribuzione delle risorse nel mondo -> basti il mercato". Ora delle due una: O la filosofia è l'arte di dire cose "esteriormente" edificanti e le cose rimangono l'opposto di ciò che si dice. O la filosofia è l'arte di pensare bene ciò che si dice -> perché è esattamente ciò che si intende -> e quindi si fa. Purtroppo la nostra società ha raffinato le tecniche di manipolazione dell'informazione e -su ciò- noi -su internet- siamo dei privilegiati. Facciamo -noi di internet- fatica a capire cosa pensi la maggior parte degli italiani, per non parlare delle persone che non hanno cibo, casa, acqua, vestiti, etc, -> nel mondo. Il primo sforzo, secondo me, dovrebbe partire da lì, nel cercare di comprendere, nel non cibarsi solo di astrazione, magari per difenderci dall'orrore che potremmo vedere. Il secondo passo è nel cercare verità, ossia informazione, che -per gli umani- è una merce di cui si trovano -anche con fatica- solo quantità molto limitate. Il terzo passo è mettere in circolo informazione, che non deve essere detenuta da pochi, perché è più preziosa persino del cibo. Infatti ci sarà sempre chi è povero ed ha fame e subisce ingiustizie -> se i problemi del singolo rimangono del singolo. I problemi debbono essere condivisi, a mio avviso. Non è da cercare un senso per la filosofia per salvare la setta dei filosofi. Ma è da insufflare filosofia in ogni dove -> fintanto che la filosofia sia più densa che l'aria stessa che respiriamo. Quindi non per pochi, ma per tutti, un grazie -la filosofia- per il pane quotidiano, che sia sfamarsi di verità .. Saluti, L