Subject: Re: Aspettative verso la psicologia : fino a che eta' ? Fino a quando? Date: Mon, 04 Aug 2008 23:10:03 +0200 From: John Organization: Aioe.org NNTP Server Newsgroups: it-alt.discussioni.psicologia L schrieb: > Ciao John. > > Sulla psicosomatica ti dico che č vero che si puņ molto -> > condizionandosi positivamente. > La mia 'milestone' resta sempre quel libro (secondo a quanto ho sentito oggi introvabile) di H.J. Schulz : Il Training Autogeno. Io lo comprai (e' in due volumi) nel 1966 a Genova in via XX Settembre. Da allora l'avro riletto venti volte. Molti capitoli, molte frasi, mi hanno colpito, oltre alle spiegazioni degli esercizi inferiori e superiori. Ad esempio la frase 'la psiche ha un potere quesi illimitato sul soma'. Ovviamente, con applicazione, pazientza e molto tempo (n.d.r.). I santoni indiani che regolano il battito cardicao a loropiacimento, o che camminano sui carboni accesi, o che si infilanospilli dentroil corpo, ne sono la prova lampante. Alla ricerca di 'certezze', Schulz distrusse una certezza, cioe' un appiglio di sicurezza, che la psicologia ufficiale invece ha sempre tentato di smentire : quella della relazione tra un attacco di panico e la morte improvvisa. Tutti gli psicologi, gli psichiatri, e tutta la psicologia ufficiale, mi hanno sempre giurato sulla Bibbia, che e' praticamente *impossibile* morire durante un attacco di panico. Io, leggendo Schulz, mi convinsi che questo non era vero. Infatti lui documenta al minimo una decina di casi di persone che sono morte 'durante' un attacco di panico. Lui questo lo spiega col fatto che una diagnosi, fin allora, di 'funzionalita', smette di essere tale proprio nel momento in cui avviene l'exitus. Cioe' in altre parole : non si muore di panico SE IL CUORE E' INTATTO, E SANO. E si possono andare avanti degli anni con sintomi di nevrosi cardiaca. Ma un giorno, SE IL CUORE SI AMMALA REPENTINAMENTE, lo stress di un attacco di panico potrebbe proprio essergli fatale. Come al solito, hanno ragione entrambi : sia quelli che dicono che e' impossibile, sia quelli che dicono che invece e'possibile. Dipende da quale premesse si parte. Ma si dimentica che un nevrotico, un ansioso, un 'panicante' adotta sempre la costellazione piu' pessimistica, piu' sfavorevole. La tua 'psicoingegneria' cade qui proprio a pallino. Io ho sempre teorizzato, per gli ansiosi/panicanti/ipocondriaci una 'device' fatta come un orologio da polso, che fa vedere il real time l'elettrocardiogramma, la pressione arteriosa, il polso ad altri valori fisiologici importanti. Non e' ancora stato inventato. Ma penso che nella cura delle fobie e degli attachi di panico, esso possa essereuno strumento validissimo di 'biofeedback', nell'ambito di una terapia 'cognitiva/comportamentale'. Tu che sei ingegnere, perche non costruisciuna device simile ?? ) > > Io me ne interesso dal punto di vista della Cybernetics > > http://en.wikipedia.org/wiki/Cybernetics > Interessante. Specialmente vedendo nomi come Von Neumann, i pionieri dell'informatica !! > http://www.psicoingegneria.it/ > Bel sito ! Vedo che c'e' un corso a Genova. Lo fai tu ? Io saro' a Genova a settembre/ottobre. Ciao. John.