Subject: Re: Entomofobia Date: Thu, 07 Feb 2008 08:13:55 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.discussioni.psicologia Painkiller wrote: > > Salve a tutti, > fra qualche mese partirò per l'India, ma ho paura che la mia enorme > entomofobia mi creerà grossi disagi lì... > Poichè non ho tanto tempo per una cura seria del problema, pensavo di > risolvere la cosa con una seduta di ipnosi. > Secondo voi è un'idea valida? > > Ringrazio anticipatamente Per combattere le fobie si usano due strategie base: 1) La prima strategia: avere paura 2) La seconda strategia: gestire la paura Ora l"avere paura" e basta, non mi sembra una grande strategia! : - ) *Anche se* -se ci si limitasse veramente a limitarsi al soggetto di interesse fobico- la paura ha un'azione fisiologica e non terroristica. Mi spiego: la paura richiamerebbe la nostra attenzione solo quando ce ne è un reale motivo e ci lascerebbe energie da investire altrove, che è la sua funzione sana. Purtroppo, proprio perché la numero "1" può essere vissuta senza strategia, in genere è un qualcosa che comincia a destabilizzare tutta la persona che non ha -questo è il punto- ben chiari i "confini" in cui relegare la paura, prima che questa -superate barriere non esplicitate- travolga tutto e tutti. E quindi veniamo alla 2: a) c'è chi fa psicoanalisi b) chi assume farmaci (sotto controllo medico) c) chi sedute di ipnosi d) chi si sottopone a paure ancora maggiori per vedere l'effetto di saturazione etc. Il mio parere è che più che il metodo, conta appunto la strategia: ossia *come* ci si deve confrontare con le nostre paure, perché -si sappia- tutti abbiamo paura di qualcosa. Come ci si confronta è una questione di metodo, ma la questione base è decidere di confrontarcisi (strategia). Il mio metodo, per dare un contributo personale, è quello detto razionale: ossia scientifico. Quindi -sia se dovessi sentire delle voci -sia che dovessi vedere satana -sia che avessi paura dei serpenti o degli insetti e dovessi cadere in una buca di insetti o serpenti in sogno o nella realtà [...] Rifletterei cosa sia utile fare. E' inutile assorbire energie in cose inefficaci. Quindi la mente più che anestetizzata o ipnotizzata è utile tenerla attiva, efficiente. Non si tratta di superare una prova di resistenza al dolore da superare con l'uso della ipnosi o autoipnosi. Si tratta di avere fiducia nel potere della mente di gestire la realtà (o il sogno). Grazie dell'occasione Painkiller, L