Subject: All'inizio era la verita. Date: Sat, 16 May 2009 07:38:05 GMT From: "gio_46" Organization: ComputerVille Newsgroups: it.discussioni.psicologia L'inizio della nostra vita era segnato da credi e certezze incrollabili. Il mondo senbrava potersi plasmare a nostro piacimento solo qualora lo avessimo voluto veramente. L'adolescenza, la giovinezza era contraddistinta proprio da questo voler realizzare a tutti i costi i nostri sogni di amore e giustizia sociale, e sembrava che la vita non potesse avere senso senza credere in questo. Tutta la maturazione successiva porta a riconsiderare con spirito critico questa fase iniziale: sia perché nuovi elementi e nuove esperienze si sono aggiunti e sia perchè le visioni e i sogni dell'adolescenza della prima giovinezza si sono infranti sulla realtà, che purtroppo non abbiamo saputo/potuto cambiare. Quelle che sembravano verità assolute e immutabili per le quali saremmo stati disposti a qualsiasi sacrificio abbiamo capito che erano solo il frutto della nostra fantasia e della nostre frustrazioni giovanili. La conseguenza di questa presa di coscienza non può che essere ineluttabile, e cioè che se tutto quello in cui avevo creduto, tutti i sogni le speranza di un mondo diverso si è dimostrato fallace, come faccio adesso a credere ancora in qualcosa? Se il credere di allora si è dimostrato un errore, significa che anche il credere in qualcosa "oggi" possa rivelarsi ancora fallace? Allora cosa posso fare? A rigor di logica questo significa che solo "all'inizio era la verita", e si ritorna al titolo della discussione. Però in tutti questi passaggi ci deve essere un filo conduttore che renda coerente le nostre scelte anche se apparentemente contraddittorie. Oppure è solo un sistema per acquietare la nostra coscienza e tranquillizzare il nostro IO che ci appare perso in frammenti disseminato lungo la nostra strada? O forse sarebbe più ragionevole accettare che le contraddizioni siano parte integrante della nostra vita, anche se la nostra parte "logica" ci pone tanti interrogativi? Conclusione: solo "all'inizio era la verità" ma adesso come faccio? Cosa e come devo credere? Scusate le incoerenze di scrittura. Ciao -- Giovanni