Subject: Re: Freddezza e mancanza di dialogo Date: Fri, 05 Jun 2009 17:31:49 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.discussioni.psicologia Laura wrote: > Mi racconta che quando è il suo compleanno (ma anche Natale, Pasqua...) le > da gli auguri di sfuggita, > cioè le da un bacio finto perchè in realtà parla di altro mentre si avvicina > alla guancia. > Il bacio non c'è mai alla fine. > La mia amica è sinceramente una persona d'oro, è stata sempre vicina alla > madre, ha sacrificato > buona parte della sua vita perchè il padre le è morto e per tante cose la > madre dovrebbe > essere contenta di lei.Invece ha una freddezza allucinante. > Mette anche me in imbarazzo perchè ogni volta che vado a casa sua mi copre > di > complimenti e attenzioni, e io so che alla mia amica queste cose sono > mancate. > Io ho attribuito questo atteggiamento al fatto che ha perso un bambino > quando la mia amica era piccola, > infatti non ne parla mai con lei. > La mia amica è venuto a saperlo da persone esterne alla famiglia quando era > adolescente. A prescindere se questa amica esista o non esista, è il tema che possiamo discutere. Va anche bene presentare il tema tramite un caso occorso ad un amico/amica, ma allargherei la riflessione alle questioni di sostanza: ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ "Un genitore non rischia di creare delle deformazioni della psiche dei figli essendo refrattario a esprimere le emozioni?" ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Ebbene, vorrei spezzare una lancia in tua favore, cara Laura, pur rispettando chi la pensi diversamente: Secondo me, sì, un genitore rischia di introdurre delle patologie psichiche nel non sapere esprimere ai figli le emozioni. C'è però da fare subito alcune precisazioni: -Nessuna persona si può ritenere in grado di giudicare se il sembrare distaccati o freddi non sia in dipendenza di avere sofferto un dolore troppo grande e che si ha paura solo a ripercorrere, come -quasi- che il ripercorrerlo possa distruggerci. Oppure temere che dare troppo amore ci esponga al rischio di più facilmente perdere la persona amata, quasi che l'amore che le portiamo possa creare l'invidia di qualche entità che ci odia. Oppure temere il dolore che ci travolgerebbe ancor di più nell'essere dipendenti dai sentimenti, nel caso perdessimo l'oggetto del nostro interesse. (Ed ho citato solo alcune forme di eziodinamica che portano alla fenomenogenesi che stiamo esaminando dall'immago dello stato finale). -Una persona che abbia difficoltà a dimostrare il proprio affetto e/o le proprie emozioni -> va aiutata e non criminalizzata, specie se è nostro padre/madre: viene da un altra cultura, dove i figli dovevano dare del "voi" ai genitori e altri sistemi di riferimento, insomma. -Spesso dovrebbero essere i figli -soprattutto se hanno una grande sensibilità- a cercare -con gradualità- di creare un rapporto di confidenza con i genitori -facendosi, i figli, i veri educatori- e recuperando una stima che rispetti anche un modo riservato di proporsi, perché le apparenze ingannano e i veri sentimenti sono riconoscibili più dai fatti e dalla dedizione -> che dai sorrisi e dai baci. Saluti felicità, L