Subject: perdono o lutto? Date: Tue, 5 May 2009 02:39:41 -0700 (PDT) From: Alexa Organization: http://groups.google.com Newsgroups: it.discussioni.psicologia Ciao a tutti quelli che mi leggono Ancora una volta estrapolo un tema secondo me fondamentale. Più che una domanda è una presa di coscienza che vorrei mettere in comune con voi, di un concetto che non vedo mai scritto da nessuna parte, almeno non in questi termini. E' sempre più forte in me la sensazione che il perdono segua un periodo di 'lutto', anche parziale. Il perdono avviene quando io ho accettato la perdita di qualcosa che non mi aspetto più. Non muore nessuno, ma muore qualcosa entro di me, muore forse l'aspettativa. Se è così, è inutile mettere sotto pressione una persona perché perdoni, se prima non è venuta a patti con la perdita, la delusione, il non-risarcimento, ecc. Susan Forward, quando parla di Genitori Velenosi (Toxic Parents), divide il perdono in due parti: l'accettazione e l'assoluzione. Secondo me non puoi assolvere nessuno se prima non hai accettato, e per accettare devi elaborare quella perdita. Secondo me bisognerebbe coniare un termine apposito (se non c'è già!), che esprima questo mini-lutto in circostanze in cui non muore nessuno, ma muore qualcosa, un pezzo dell'immagine che ho di quella persona e anche di me stesso. Anche questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore: in fondo è così che si guarisce. Grazie per l'attenzione Alexa