Subject: Re: psicologia della recitazione Date: Fri, 15 May 2009 03:39:31 -0700 (PDT) From: Alexa Organization: http://groups.google.com Newsgroups: it.discussioni.psicologia On 14 Mag, 20:32, L wrote: (...) > Per gioco possiamo giocare a fare il vigile urbano, o don Chisciotte, > etc, ma dobbiamo lasciare un pensiero di supervisione che ci dica che > stiamo giocando .. Verissimo, probabilmente è per questo che la drammaterapia è efficace con gli schizofrenici: con una buona struttura della seduta e del lavoro di gruppo anche lo schizofrenico comincia a saper distinguere i piani di realtà e a stare con un piede fuori dal personaggio mentre recita una parte. Schizofrenia a parte, nel momento in cui non è più il personaggio a possedere l'attore, ma l'attore a gestire il personaggio (purché tragga energia dal vero sé), si può dire che è raggiunta la famosa distanza estetica (concetto derivato dal verfremdungseffekt di Brecht) che permette la vera catarsi sia all'attore sia allo spettatore. -- Alexa