Subject: Re: come "motivare" la MEMORIA? Date: Sat, 6 Sep 2008 00:33:48 +0200 From: "Vincenzo Del Piano" Organization: ComputerVille Newsgroups: it.discussioni.psicologia "Heinz" ha scritto nel messaggio news:x90wk.54877$Ca.18173@twister2.libero.it... > > [cut] mi verrebbe quasi da rivalutare quelle persone che > disdegnano l'istruzione, la coltivazione d'interessi culturali, le > competenze di utilità civica e via dicendo... A che serve impararle > se poi le dimentico? > Credo appunto che alla base di questi problemi di memoria ci sia > un deficit di motivazione, ma come si può motivare la memoria? Da quello che esponi, si potrebbe dire che forse confondi <> ed <>. E/o che forse :-)) ... credi che una cosa appresa sia solo una cosa "ricordata bene", e permanentemente. Invece, si tratta di cose diverse ... ma (forse) non c'entra con la domanda sulla motivazione a "ricordare comunque" ... sia che si tratti di una cosa da ricordare-e-basta, sia una cosa appresa. Volendo(ti) rispondere sinteticamente ... :-)) ... (ti) si potrebbe dire che "si ricorda ciò che è (affettivamente) importante". Lo <> sta per "cosa che interessa"; "cosa che è utile/necessaria"; "cosa alla quale si tiene"; cosa che ... "fa piacere". Quindi, la migliore motivazione possibile alla memoria consiste nell'attribuzione di "importanza affettiva" alla cosa che si vuole ricordare; con il corollario che ... se invece non ce ne frega niente, "diventa difficile". :-)) Ciò ... per essere sintetico. Se invece (temerariamente :-)) ti vuoi sciroppare una cosa meno sintetica ... eccola qui! :-)) Ciò che -tirandola un po' per i capelli ...- si può dire che accomuni memoria e apprendimento (al fine della permanenza della informazione, e del suo "recupero" quando serve) è che qualsiasi cosa "si conosca" essa è riprodotta (registrata) in una <>; vale a dire un "gruppo di neuroni" che agiscono tutti quanti assieme. Per ricordare il proprio numero di telefono di casa "bastano" due (piccole :-)) cascatelle-neuronali, rappresentative di <> e <>. Invece, il <> consiste *non* nel ricordare "cose sparse", ma nell'avere a disposizione *un gran numero* di cascate-neuronali, che possono essere attivate (circolarmente e reciprocamente!) da *più altri* gruppi di neuroni, se/quando questi più-altri-gruppi sono connessi (tramite un fascio *sufficiente* di neuroni) ai neuroni della cascata-neuronale che *rappresenta* (... è rappresentazione/immagine mentale di) la cosa appresa. Per questo, e per es. ... "partendo" dalla cascata neuronale <> ... non si tratterà "solo" di memoria se io dimostrerò di sapere della Spedizione-dei-Mille, e del resto delle cose che avrò *appreso* sull'Eroe di Due-Mondi: E ... anche all'inverso: saprò che si parla di Garibaldi ... se sentirò parlare dell'Eroe dei Due Mondi. Ad ogni modo ... sia che si tratti del numero di telefono di casa, sia di Garibaldi, al fine di costituire e mantenere una <> (termine tecnico! che sta per "cosa ricordabile" :-)) ... è necessario che l'oggetto rappresentato nella/dalla cascata-neuronale sia <>: che "ce ne freghi", insomma ... come sinteticamente esponevo prima. :-)) Questo perchè memoria e apprendimento sono localizzate non nella (per-altri-versi preponderante) Corteccia Cerebrale, "ma" nel Sistema Limbico; che è anche il "luogo delle emozioni" ... il che spiega "come mai" ad ogni emozione corrisponde un ricordo, e ad ogni ricordo corrisponde un'emozione: e permette "anche" di capire che se una cosa non è per nulla affettivamente significativa ... nè la si può ricordare, nè (tanto meno ...) la si può apprendere. ... il Sistema Limbico non la considera "di sua competenza" ... e non la registra; non permanentemente, almeno: tutt'al più "demanda" a una sua parte minoritaria il compito (làbile ...) di trattenere l'informazione in forma di <>. Un saluto ... ed un "ricordo affettuoso"! :-)) -- Vincenzo