Subject: Re: il nome della cosa Date: Sun, 8 Jun 2008 01:21:12 +0200 From: "Marco V." Organization: TIN.IT (http://www.tin.it) Newsgroups: it.cultura.filosofia.moderato "jesko" ha scritto nel messaggio > Invece l'etimo di res quale potrebbe essere? La "Crestomazia indoeuropea" di Vittore Pisani che ho sottomano [Edizioni universitarie 1941] per la parola _res_ rimanda alla radice n.331 del "dizionario comparativo": <<331. _rai-_/_reie_ scr. ved. _rayi-s_ 'ricchezza' [...] lt. _res_ 'cosa', 'ricchezza'>> [ovviamente "scr. ved." sta per "sanscrito dei Veda" e "lt." sta per "latino"; non ho usate, per non complicare troppo la trascrizione del testo, le corrette notazioni fonetiche etc.] Emanuele Severino ha proposto, in "Destino della necessità", una tesi filosofico-glottologica in base alla quale le lingue storiche dell'Occidente sarebbero attraversate dalla tensione tra le parole rimandanti a radici costruite su una consonante liquida e le parole rimandanti a radici costruite su una consonante spirante o una occlusiva. Questa tensione sarebbe il rispecchiamento linguistico della tensione, rispettivamente, tra ciò che all'uomo, agli albori dell'Occidente, è apparso come *dominabile* (Severino dice "flessibile"), e ciò che gli è apparso *non dominabile* ("inflessibile"). Mi permetto di rimandare ad un mio vecchio post, in cui, su it.cultura.classica, discussi (proprio con Davide) la differenza tra _morphé_ ed _eidos: http://snipurl.com/2ehcm Sarebbe interessante applicare questa tesi di Severino al gruppo di parole che, nelle lingue storiche dell'Occidente, in qualche modo nominano la "cosa" (lat. _res_, gr. _pragma_ etc.). Magari proprio a partire dal fatto che _res_ rimanda ad una radice che ha a che fare con qualcosa di dominabile in quanto predabile (la "ricchezza"). Saluti, Marco