Subject: Re: terapia breve strategica e PNL Date: Sat, 08 Nov 2008 18:43:16 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.discussioni.psicologia torbidobrodo wrote: > Io sono rimasto con l'idea che nella PNL ci sia del buono (mutuato in > gran parte dalla psicologia), ma anche tanto fumo e sciocchezze. > Mi puoi dare un parere da psicologo sulla PNL, per piacere? > Mi puoi indicare qualche libro serio che posso leggere per indirizzare > la mia crescita personale? > > Chiedo a te perché mi è parso dalla tua risposta precedente che tu abbia > le idee chiare rispetto alla PNL, ma son bene accette risposte da > chiunque abbia voglia di scriverle. > > -- > torbido Aggiungo il mio punto di vista, sperando che ti possa essere utile. Il fatto fondamentale della PNL è la constatazione che oltre che l'analisi della psiche esiste la sintesi, e non mi pare poco. Ora la PNL si accosta a sintetizzare un comportamento grazie all'agire sul linguaggio, e stai certo che non parliamo né di aria fritta, né direttamente di ipnosi. Mi sono convinto di ciò non perché -la PNL- sia la psico-sintesi per eccellenza, poiché prima del linguaggio -tanto per volere essere espliciti- vi è *il pensiero*, ed il pensiero -eminentemente- non è un fattore meramente/necessariamente liguistico nell'idea-azione. Ma accorgersi che il linguaggio non come fatto puramente locale (come è nell'ipnosi), ma come attività diffusa e pianificata abilita scenari di molto diversi, può essere un grosso risultato, come riflessione sulle terapie. Lo psicanalistica è tipicamente una persona che sa ascoltare, e che sa spiegarti i tuoi pensieri, ma non cosa dovresti pensare e perché. Naturalmente siamo su un terreno scivoloso perché *nel come e perché* andiamo a scendere nel "al fine di che" e quindi debordiamo addirittura nell'etica e nella teleologia, ossia nell'analisi dei fini e -quindi- in campi che poco si prestano ad una visione scientifica. La scienza, difatti, si propone un esame -e una sintesi- oggettiva e non soggettiva, quindi per questo dico che siamo su un campo che non si presta a un ambito scientifico. Come se ne esce? Bah, personalmente ho provato a utilizzare i concetti ripresi dalla AI (Artificial Intelligence) e vedere se -con la gestione artificiale delle risorse- non si abbia già esperienza di stati critici e/o patologici, e come si gestiscono in ambito artificiale. Un approccio simmetrico -questo [dalla AI alla NI (Natural Intelligence)]- alla Cybernetics, dove la Cybernetics sposta dal dominio naturale al contesto artificiale lo studio dei modelli. Il problema è principalmente nella maggiore difficoltà di descrivere matematicamente i modelli naturali e vedere se funzionano le strategie già sperimentate nella AI. Ribadisco però che la PNL -non come formula magica, ma come atteggiamento a dare importanza al linguaggio- è uno strumento ordinariamente efficace, e -come ha gia detto qualcuno degli intervenuti- tanto più efficace quanto più la persona è convinta che sia utile. Infatti, le informazioni verbalizzate nel linguaggio debbono essere bene intese, pesate, valutate, motivate, etc. Altrimenti sono solo una liquido che ci scorre addosso senza bagnare, su una persona che si rende "impermeabile". In fondo, se vogliamo, è la *scoperta dell'acqua calda*, poiché l'*arte oratoria* ha tradizioni millenarie e non sempre sottovalutate. Saluti, L