Subject: Re: Prove scientifiche dell'esistenza di Dio[?][note] Date: Thu, 15 Oct 2009 08:56:14 GMT From: L Organization: [Infostrada] Newsgroups: it.cultura.filosofia L wrote: > > LG wrote: > > > > > Ecco i fatti: tu scrivi "DIO E' anche se noi non riusciamo a pensarlo!" > > (l'evidenza in maiuscolo e' mia). > > Questa proposizione, e tutto l'argomento precedente, e' fallace perche' cita > > il qualcosa "Dio" (e una certa teoria sul verbo "essere" laddove scrivi > > "e'", ma per il momento questo lo trscuro) dandone scontato in partenza il > > significato, come se pre-esistesse ai modi in cui la mente umana lo > > costruisce. Il mio argomento confutava proprio tale possibilita' di far > > significare l'impensabile. Citare l'impensabile come fosse un qualcosa > > (ente/entita',,,) e' una fallacia (io parlavo di inconcepibilita', ma in > > buona sostanza e' lo stesso, riguarda l'incostruibilita' del pensabile da > > parte della mente umana), perche' non si sa nulla di quello di cui si parla. > > Almeno bisognerebbe PRIMA decidere se il citato e' precisabile come "un > > qualcosa". ==================================== > > Tu stai (contraddittoriamente) dicendomi che "non essendo > > precisabile come 'un qualcosa', allora E' - di conseguenza! - 'un qualcosa', > > e a questo punto ne discuti come se fosse "un qualcosa" referenziabile col > > linguaggio, anche se non precisabile con esso. > > > > LG ====================================== Ti consiglio di rileggere il teorema, nella forma da me proposta, laddove dice: che la regola induttiva/costruttiva è ipotesi A: X = "collezione di tutte le collezioni". Detto in altro modo: Ogni ente che non appartenga all'insieme vuoto -> sia messo in X, a realizzare il canestro = tutto l'essere. La regola è induttiva e specificatamente epistematica, ossia procedurale e di riconoscimento, grazie al confronto con l'insieme vuoto. Se l'ente non è nulla -> allora -> sia classificato appartenente all'essere. Né specifica -tale epistematica- cosa potremmo osservare, salvo il fatto che se -l'ente- è qualcosa che è, allora, ne segue, che sarà possibile una misura, e -quindi- sarà esistente, poiché misurabile. (Sebbene era già prima che fosse osservato/osservabile, risultando la esistenza un sottoinsieme proprio, quindi interno, all'essere). Saluti, L