Subject: Re: Prove scientifiche dell'esistenza di Dio[?][note] Date: Thu, 15 Oct 2009 03:02:56 -0700 (PDT) From: Vend Organization: http://groups.google.com Newsgroups: it.cultura.filosofia On 15 Ott, 10:56, L wrote: > L wrote: > > > LG wrote: > > > > Ecco i fatti: tu scrivi "DIO E' anche se noi non riusciamo a pensarlo!" > > > (l'evidenza in maiuscolo e' mia). > > > Questa proposizione, e tutto l'argomento precedente, e' fallace perche' cita > > > il qualcosa "Dio" (e una certa teoria sul verbo "essere" laddove scrivi > > > "e'", ma per il momento questo lo trscuro) dandone scontato in partenza il > > > significato, come se pre-esistesse ai modi in cui la mente umana lo > > > costruisce. Il mio argomento confutava proprio tale possibilita' di far > > > significare l'impensabile. Citare l'impensabile come fosse un qualcosa > > > (ente/entita',,,) e' una fallacia (io parlavo di inconcepibilita', ma in > > > buona sostanza e' lo stesso, riguarda l'incostruibilita' del pensabile da > > > parte della mente umana), perche' non si sa nulla di quello di cui si parla. > > > Almeno bisognerebbe PRIMA decidere se il citato e' precisabile come "un > > > qualcosa". > > ==================================== > > > > Tu stai (contraddittoriamente) dicendomi che "non essendo > > > precisabile come 'un qualcosa', allora E' - di conseguenza! - 'un qualcosa', > > > e a questo punto ne discuti come se fosse "un qualcosa" referenziabile col > > > linguaggio, anche se non precisabile con esso. > > > > LG > > ====================================== > > Ti consiglio di rileggere il teorema, nella forma da me proposta, > laddove dice: > > che la regola induttiva/costruttiva è > > ipotesi A: > > X = "collezione di tutte le collezioni". > > Detto in altro modo: > > Ogni ente che non appartenga all'insieme vuoto -> sia messo in X, a > realizzare il canestro = tutto l'essere. Ti rendi conto che la frase di sopra non ha senso, vero? > La regola è induttiva e specificatamente epistematica, ossia procedurale > e di riconoscimento, grazie al confronto con l'insieme vuoto. > > Se l'ente non è nulla -> allora -> sia classificato appartenente > all'essere. E dove sarebbe l'induzione? > Né specifica -tale epistematica- cosa potremmo osservare, salvo il fatto > che se -l'ente- è qualcosa che è, allora, ne segue, che sarà possibile > una misura, e -quindi- sarà esistente, poiché misurabile. Questo gioco di parole per dire cosa? > (Sebbene era > già prima che fosse osservato/osservabile, risultando la esistenza un > sottoinsieme proprio, quindi interno, all'essere). > > Saluti, > > L